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Avvolta prima da una retorica da camicie nere
e poi da un disfattismo autolesionista,la campagna d'Etiopia, che portò
le nostre truppe in pochi mesi alla vittoria, è pressoché un episodio
confuso della nostra storia. Luigi Pignatelli, testimone di questi
eventi, ci spiega subito come il fattore più importante della
conclusione rapida e vittoriosa del conflitto sia stata l’opera dei
nostri diplomatici all’interno del paese, che impedì la mobilitazione
generale ordinata dal Negus. Dimostra poi come Badoglio non abbia fatto
che sfruttare l’opera preparatoria di De Bono, cogliendo il frutto di
sforzi non suoi e trattenendo al passo l’avanzata di Graziani.
Naturalmente sono narrate sin nei minimi particolari le battaglie
sostenute con coraggio e eroismo dai nostri soldati e che così verranno
conosciute finalmente in una luce obiettiva e storica dalle nuove
generazioni (dal risvolto di copertina del libro).
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