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La
tesi di questo saggio è che l'Italia, nella sua veste di grande
potenza mercantile, la quinta nel mondo, di “potenza principale”, è in
grado, al pari della Germania, a cui la lega una storia parallela, di
sfruttare la propria rendita di posizione geopolitica, purché si proponga
precise strategie diplomatiche, purché faccia politica estera. Questa tesi
emergerà con maggiore chiarezza da una descrizione del nuovo dopoguerra,
del nuovo paesaggio internazionale, del comportamento degli altri soggetti,
come da una riflessione sul ruolo assunto dall'Italia durante la terza
guerra mondiale e dall'approfondimento delle condizioni oggi esistenti per
una politica internazionale italiana di taglio europeo e mondiale (dalla
premessa al libro dell'autore).
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