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“La
realtà quotidiana gli si era nuovamente mostrata in tutta la sua noia ed
inutilità”: così il giovane autore inizia il suo primo lavoro nel quale,
con una prosa semplice ed immediata, esprime il suo tentativo di descrivere
un'esperienza comune a molti giovani. La registrazione delle sensazioni
provate da un amico dà modo all'autore di denunciare con forte istintività
il bisogno di sentirsi diversi che assilla gran parte dei giovani
d'oggi, una necessità che trova sfogo nell'uso della droga, ma che in esso
non ha presupposti per la sua soluzione. Tali condizioni, infatti, vanno
ricercate altrove e, nel caso di questo racconto, nel profondo modificarsi
di una opprimente e gretta provincialità, che radicalizza le posizioni, aliena i rapporti sociali,
familiari e persino sentimentali, spinge a cercare con crescente insistenza
nell'errore la possibilità di risolvere” (dal risvolto di copertina del
libro).
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