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Se
la maturità di Napoleone ci appare tutta un fulgore statico al sole, la
giovinezza di Bonaparte è fatta di passaggi improvvisi dall'ombra alla
luce. Le manca quell'incrollabile certezza in ciò che deve avvenire e
quella limpida determinazione di volontà capace di modificare senza
sforzo, quando le è possibile, gli eventi, che sono le più belle
manifestazioni esterne degli anni felici del genio napoleonico. [...]
Appunto per questo non vi è periodo più interessante per lo studio
della sua personalità di uomo. È il periodo dell'infanzia oscura,
della adolescenza silenziosa, della giovinezza che si sforza di aprirsi
la via (dalla prefazione al libro dell'autore).
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