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L’opera
colma un vuoto nel panorama culturale ed editoriale italiano. Si tratta
infatti della prima storia dell’India indipendente scritta da un
autore italiano o pubblicata da una casa editrice italiana. La realtà
indiana dal 1947 a oggi viene analizzata sistematicamente, collocando i
cambiamenti politici nel quadro della più generale evoluzione della
società: da Nehru, figura simbolo della scelta democratica e del
consolidarsi della democrazia in un paese povero e arretrato, al
ventennio di Indira Gandhi, negli anni in cui esplodono le
contraddizioni portate dalla modernità e dal mutare dei modi di vita,
al successivo deteriorarsi, negli anni ottanta, della situazione
politica e sociale fino all’apertura economica dei primi anni novanta.
Filo conduttore di questa storia, e suo principale fascino, è
l’affermazione dell’idea della democrazia e il suo consolidamento
nella prassi: evento raro al mondo (dalla scheda bibliografica
dell'editore).
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