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Forse il titolo di questo libro non
è del tutto appropriato in quanto i due “dittatori” dei quali si
riferiscono i colloqui durante l'ultima grande guerra non furono
dittatori nel senso classico e cioè nel senso con cui tale attributo
sono comunemente identificati Hitler e Mussolini. Il primo dei due
dittatori di cui si parla in queste memorie, il signor Salazar, non
considera il suo regime “dittatoriale” ma “autoritario”. Il secondo, il
signor Mihai Antonescu era il primo collaboratore del Maresciallo
Antonescu “conducator” della Romania; ma per l'ascendente che egli aveva
sul suo capo, che sovrastava di gran lunga intellettualmente, per gli
atteggiamenti che si dava, poteva essere considerato di fatto un
dittatore (dalla premessa dell'autore al libro).
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