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Queste “lettere dall'Africa” furono
tutte – salvo la prima, che è un ricordo di poesia, e l'ultima che è un
tributo di amicizia – pubblicate a diverse riprese. Esse furono scritte
perché volli serbare una memoria del lungo viaggio che feci: fissare in
un diario non il ricordo di avventure guasconi e di cacce grosse, ma le
sensazioni e le impressioni su fatti, luoghi ed uomini che, con l’andare
degli anni, si sarebbero scolorite dall'anima mia (dalla premessa al
libro dell'autore).
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