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Negli oscuri meandri di un
metaforico “Ministero”, un misterioso “Archivista” condiziona e
coercisce l'esistenza degli impiegati, determinandone l'agire e, in
ultima analisi, il destino. Un giovane tecnico informatico rimane
avviluppato nei presunti malefici provenienti da un dischetto magnetico
da tre pollici e mezzo. In una Napoli reinterpretata attraverso il
filtro di suggestioni molto popolari e di un malinteso senso
dell'affetto e della carità cristiana, ad una fanciulla viene impedito
di vivere le gioie dell'esistenza, due folli zie si "appropriano" di una
famiglie ed un anziano signore rimescola nella propria immaginazione
paure e pia devozioni, in un fantastico miscuglio a lieto fine. Queste
storie poetiche e misteriose, ironiche ed "horror", questi racconti di
fantasmi, sono in realtà soltanto velo e metafora di immaginarie vicende
di passione, avvilimento, sentimenti, paure, affetti, che - pur talvolta
positivi in origine - si trasformano spesso in vere e proprie tragedie
dell'anima: fallimenti attribuiti a cause esterne ed inverosimili
piuttosto che a nostra incapacità; vite distrutte da affetti troppo
possessivi e morbosi; pietà
religiosa vissuta in modo materialistico e quasi pagano; dedizione verso
i familiari intesa come appropriazione degli altri e sfogo delle proprie
frustrazioni e di un concetto distorto e maniacale dell'amore ... (dal
risvolto di copertina)
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