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Che
fine ha fatto il diplomatico svedese che, dopo
aver salvato circa centomila ebrei ungheresi, fu arrestato ai primi del
1945 dalla polizia segreta sovietica? Secondo Mosca sarebbe deceduto in
carcere per cause naturali. Ma a Stoccolma molti
pensano che Wallenberg sia ancora vivo, forse in
una sperduta località dell'immensa solitudine asiatica. A questo mistero,
Domenico Vecchioni dedica un lindo volumetto (“Affari esteri” n. 102). Come
precisa Giovanni Spadolini nella sua
prefazione, Domenico Vecchioni, con questo libro,
ha voluto ricordare le nobili iniziative di Raoul Wallenberg;
additarne ai giovani l'esempio; ripercorrerne il mistero, rendendo in modo
efficacissimo la tragica atmosfera di Budapest in quel periodo storico. (“Affari esteri” n.103).
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