L'autore confida di respingere il concetto di storia pianificata e di accettare la massima dell'antica saggezza per cui la sorte dei posteri è collegata a quanto di bene o di male hanno fatto le generazioni precedenti. Ma che cosa ci riserba il futuro? È possibile operare una previsione in tale senso, scientificamente accettata e non campata a livello di astrazioni ed ipotesi fantascientifiche? La tentazione di ipotizzare il futuro è grande ma è anche assai rischiosa: si corre il pericolo di perdere di vista i contorni esatti della realtà, i movimenti di fondo della storia. “Il tutto può essere letto – scrive l'autore all'inizio del suo saggio – a seconda delle intenzioni, in chiave operativa e in chiave di avventura intellettuale; in chiave scientifica e in chiave quasi magica” (“Affari esteri”).

last update 19 June, 2008