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Situata
nel cuore del Medio Oriente, da sempre voce della moderazione nella regione
ed alleata dell’Occidente, legata da una relazione tanto speciale quanto
controversa con Israele, la Giordania è ancora oggi un pivotal
state, un elemento chiave dell’ordine regionale. Creatura artificiale sorta
in epoca coloniale, caratterizzata da una vasta popolazione di origine palestinese considerata di dubbia lealtà,
militarmente ed economicamente fragile, la Giordania ha a lungo confuso gli
osservatori della politica mediorientale sempre pronti a pronosticarne il
crollo, e sempre smentiti da quella che si è rivelata essere la costruzione
statuale più stabile della regione. Concentrandosi sulle dinamiche
palestinesi nella politica giordana, questo lavoro ripercorre le tappe
della storia giordana cercando le ragioni di questa stabilità e le fonti di
instabilità per tentare un bilancio storiografico alla fine di un regno
lungo e importante come quello di re Hussein. Ed
è analizzando i primi passi del nuovo re Abdallah,
alla luce di questo sguardo di lungo periodo, che questo lavoro si conclude guardando alle principali sfide che attendono
la Giordania in un ambiente internazionale sempre più difficile.
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