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Guerra
senza bandiera: cioè senza poter uscire allo
scoperto dinanzi al nemico, senza dichiarare la propria identità; insomma
guerra clandestina. È questa la guerra che Sogno ingaggia, con lo spirito
di un cavaliere di ventura, con il nazifascismo. Dopo l'otto settembre
passa le linee e si mette a disposizione degli alleati, viene
paracadutato al Nord, entra nel Comitato militare piemontese, è arrestato e
evade, espatria in Svizzera, ritorna, di nuovo è arrestato e di nuovo
evade, un va e vieni di armi e messaggi cifrati, un succedersi di astuzie e
ardimenti, coups de théatre
e colpi di fortuna. Introduzione di Gian Enrico Rusconi.
(Ibs). Il libro era stato originariamente
pubblicato da Rizzoli nel 1950 sotto lo
pseudonimo di Franchi e nel 1970 da Mursia.
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