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“Coloro
che hanno compiuto qualcosa di grande, sovente hanno dovuto passare sopra
alle apparenze di una falsa disciplina”. Queste parole, che De Gaulle mise idealmente in testa al suo libro-programma
del 1932, “Il filo della spada”, sono servite ad Edgardo Sogno come guida
per tracciare questo denso e folgorante ritratto dell'uomo che ha incarnato
nell'Europa del nostro secolo, come Napoleone in quello precedente, l'eroe
militare e insieme il grande riformatore. Può De Gaulle servire da modello anche per l'Italia, nel
momento in cui da noi si dibattono i temi della forma di governo, del presidenzialismo, di una nuova Costituzione? Sì, risponde Sogno, perché in De Gaulle
vede convivere due figure apparentemente antitetiche: il Ribelle e il
Sovrano (dalla scheda dell'editore).
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