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Un giovane italiano, nato in Austria nel 1916 da
madre viennese e padre trentino e irredentista, si trova coinvolto fra il 1943 e
il 1945 in complicate manovre fra la Repubblica di Salò, la Svizzera, gli
alleati e il cardinale Schuster, evitando i guai sia con i fascisti sia con la
futura Italia antifascista. Un ex ambasciatore tedesco, disgustato dalla follia
di Hitler, cerca di salvare l'onore della Germania partecipando alla congiura
che porta al fallito attentato del 20 luglio 1944, e affronta con coraggio il
processo che lo condurrà alla sentenza capitale. Sua figlia attraversa l'Europa
insieme ad un gruppo di illustri protagonisti della politica europea, tutti
ostaggi di Himmler che intende usarli come moneta di scambio per garantirsi la
salvezza dopo la sconfitta nazista. Una giovane ebrea, rinchiusa nel lager
modello di Theresienstadt, si salva grazie all'iniziativa del capo di un
movimento anticomunista svizzero, che per un'azione di propaganda, “riscatta”
1200 internati su sollecitazione di alcuni rabbini ortodossi americani.
Un'entusiasta bolscevica, moglie di un alto funzionario del Komintern
imprigionato e ucciso durante le purghe staliniane, insegna ai figli a
disprezzare il padre traditore del Partito; ma poi morirà anche lei in un campo
di lavoro di Stalin (dal risvolto di copertina).
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