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Questo “ritratto” – così lo definisce l'Autore – è
un'opera molto impegnata, che legge Crispi in chiave storica. Ne viene fuori un
indiretto ed inquietante parallelo fra il periodo crispino e gli ultimi
vent'anni della nostra storia. La dialettica cospirazione – governabilità
costituisce il motivo dominante del libro. Essa tocca molteplici aspetti di quel
periodo di storia italiana, del quale Crispi fu diretto o indiretto
compartecipe: dai "mille" alla questione romana, dal trasformismo alla
spedizione africana culminata con il disastro di Adua del '96 ed il crollo
temporaneo del mito di Crispi, mito che doveva riprendere vigore di lì a qualche
lustro (“Affari esteri” n. 72).
Edito inizialmente nel 1973 con il titolo Crispi.
Progetto per una dittatura sempre da Bompiani, Milano, pp.252.
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