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Questo libro, non solo descrive particolari inediti dei rapporti tedeschi e italiani durante gli anni più importanti che precedettero e accompagnarono il secondo conflitto mondial, ma si affianca con obiettiva lucidità a diari famosi quali quello di Ciano e quello di Shirer. Come è naturale, a un osservatore acuto che si aggirava con disinvoltura nei corridoi della nostra ambasciata non potevano sfuggire tutti gli elementi legati ai cosiddetti nodi storici, ai vari patti, accordi sgreti, incontri, telegrammi e telefonate; ma soprattutto quell'atmosfera composta di commenti, di proteste, a volte anche di smarrimenti e di confusioni, dov e i protagonisti: von Ribbentrop, Hess, Goebbels, Ciano, Alfieri, Mussolini e Hitler venivano talvolta, se no sopraffatti, guidati da pedine rimaste finora qusi oscure. Oltre a queste rivelazioni, che non mancheranno di attrarre l'interesse degli storici, il giornalista Ridomi si trasforma spesso nello scrittore per offrirci pagine intense su quella che fu allora la vita dell'intera Germania, riflessa come in uno specchio nei fastosi ricevimenti diplomatici, nei rapporti ufficiali e no, all'ambasciata italiana e Berlino (dal risvolto di copertina del libro).
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