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Ortona scrive sul filo della memoria e di un diario,
che ha sempre tenuto, e che di tanto in tanto è citato integralmente [...].
Ortona non fornisce rivelazioni sensazionali, per il fatto semplicissimo che
praticamente tutto è già noto – anche se ancora di tanto in tanto qualcuno si
ostina a sostenere il contrario – ma pone a disposizione una massa preziosa e
fin qui ignorata di particolari, di circostanze, di “dessous”, di manovre, di
iniziative, che valgono a rischiarare, in un modo che ci sembra definitivo, le
grandi linee di quegli avvenimenti e tolgono ogni pretesto a chi ancora volesse
intrattenere dubbi o incertezze (Mario Mondello in “Affari esteri” n. 64).
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