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Questo
libro di impressioni sintetiche sugli Stati Uniti del Nord America non vuole
essere profetico, nonostante il suo titoloal futuro. La civiltà americana è
una civiltà in formazione, e il suo passato ci dice meno, per intendere
l’oggi, di quanto non ci suggerisca all’uopo l’idea che gli americani si
fanno dell’avvenire della loro nazione. Cosicché, studiando il grado di
maturità civile, politca, economica, intellettuale dell’America odierna,
bisogna sempre calcolare ciò che sarà o potrà essere l’America di domani. I
problemi nazionali degli Stati Uniti sono, appunto, studiati in questo volumetto
come ci appaiono se prospettati verso la seconda metà del secolo in corso. La
materia di studio si trasforma a vista d’occhio, di giorno in giorno. Ogni
verità è provvisoria, ma specialmente nel mondo americano. Il senso dello
spazio e del tempo è essenzialmente dinamico per l’uomo medio nordamericano.
L’autore
non pretende, dunque, d’avere scoperto l’America di domani, ma ha solo
voluto rilevare ed avvertire che essa sarà alquanto diversa da quella dei “pionieri”,
dei “pellegrini”, degli “emigranti” (dall'introduzione del libro).
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