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Zimbabue è il luogo che diede il nome allo stato africano odierno, con lo Zambia
coprono il territorio della Rodesia al tempo dell’Impero britannico. In un mondo
di numinose grandezze l’autore insegue la sua fantasmagoria di Zimbabue immota,
animandovi la tragedia di Scica, sovrano e grande generale indigeno che batté
gli inglesi sul campo, all’arma bianca contro quelle da fuoco, prima di dover
cedere. Divenuto tiranno e disperato, sotto la piccola cupola della rocca fra le
mura incerchiate Sciaca muore impaurito, aiutato a trafiggersi da uno schiavo
come il folle imperatore romano che aveva governato il mondo prima di
incendiarne la capitale (dal risvolto di copertina).
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