|
Paolo Veronese è uno dei tanti investigatori privati
che affollano le grandi città come Roma; Veronese ha un piccolo studio in una
zona centrale, complicati e burrascosi rapporti sentimentali, la trascuratezza
ricercata propria dei detective e una smodata passione per le cravatte. Una
mattina una giovane donna lo ingaggia per indagare su un caso piuttosto
insolito: verificare l'originalità del romanzo postumo di uno scrittore di
culto, Aurelio Schiavi, prossimo ai geniali irregolari della letteratura come
Gadda e Landolfi. Veronese si trova coinvolto suo malgrado in una indagine in
cui sembra non raccapezzarsi minimamente, tanto più che man mano che
l'investigazione procede resta invischiato in una relazione con la figlia
adolescente del migliore amico di Schiavi. E ancora: giorno dopo giorno il
povero detective, ormai profondo conoscitore dell'opera dello scrittore
scomparso, ha l'impressione di viverne la vita, quasi ne fosse un doppio tornato
al mondo: come Aurelio, infatti, Schiavi si trova a vivere un amore impossibile,
ma rigenerante, e a dare improvvisamente una sterzata decisiva alla propria
esistenza. Quindi, quando ormai nessuna via d'uscita pare possibile, una
folgorante intuizione lo assiste e lo porta allo scioglimento inaspettato e
sorprendente dell'intera vicenda.
|