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L'autore prende le mosse dalla nozione generale di
dinamica internazionale. È questa l'antica forza operosa che, agendo sulla
realtà territoriale degli Stati, ne modifica le dimensioni, ne determina le
scissioni, ne consente le fusioni, ne promuove la formazione stessa, li estingue
e può anche farli risorgere. Quanto riguardo a ciascuna ipotesi di dinamica
internazionale, l'autore – sulla base della Convenzione di Vienna del 23 agosto
1978 – accerta ed analizza i principi generali che governano tale materia. Egli
esamina, così, il principio della tabula rasa, attinente ai nuovi Stati sorti
dalla decolonizzazione. Delinea, quindi, il principio della successione ipso
iure per i nuovi Stati formatisi mercé i processi classici della dinamica
internazionale (“Affari esteri” n. 68).
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