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In questo libro Luciolli ripropone i suoi ricordi del
periodo che va dal 1933 al 1948, anni di intensa attività diplomatica, di guerra
di distruzione e di faticosa ricostruzione. “Nel 1939, assistendo ad avvenimenti
di cui poi si sarebbe nutrita la storiografia, mi domandavo se la sorte mi fosse
benevola nel pormi a quel posto e che cosa l'avvenire mi riservasse. Non avevo
ancora trent'anni e la maggior parte della vita e tutta e della carriera mi
stavano davanti. Adesso che il più della mia vita e tutta la mia carriera mi
stanno alle spalle, non mi rallegro e non mi rammarico, ma semplicemente mi
piace rievocare ciò che ho visto e ricostruire col ricordo il susseguirsi delle
circostanze, spesso legate da un filo tenuissimo, per cui sono stato testimone
di eventi importanti, soprattutto in quegli anni che hanno coinciso col
passaggio dell'Italia da una condizione di effimera potenza sotto un regime
tirannico alla faticosa rinascita democratica, passando attraverso un immane
disastro” (dal risvolto di copertina).
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