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Della Guerra del Golfo ormai si è già scritto tanto, ma
non tutto. Certamente si è scritto di tutto, e l'indice bibliografico di
questo libro ne è ampia testimonianza. Pochi degli uomini che allora
hanno avuto un qualche ruolo negli eventi hanno saputo sottrarsi alla
tentazione di pubblicare, nel tempo, almeno qualcosa. Il guaio è che
ancora di più hanno pubblicato molti che nelle vicende non hanno avuto
alcun ruolo, in un fiorire immediato di instant books di assai dubbio
valore documentario, di biografie scritte per conto terzi e di cronache
di guerra a volte anche suggestive, ma costruite in tutta fretta nelle
stanze degli alberghi, con ampio ricorso all'informatica o
infiocchettando con fantasia e sapiente mestiere scarne note di agenzia.
Perfino i libri scritti dai vari attori sul campo, pur avvincenti e da
divorare, danno una visione personale, quindi parzialmente unilaterale
del conflitto, conferendo a volte eccessiva centralità alla propria
azione ed alla propria figura, così sminuendo, di fatto, l'operato e la
figura degli altri. Il tutto va a discapito della visione d'insieme, che
il lettore, anche quello più attento, non riuscirà mai ad avere leggendo
i libri sinora pubblicati o i vari reports ministeriali. È proprio a
questa esigenza che, mi sembra, risponde in misura assai ampia questa
ultima fatica di Stefano Beltrame (dalla Prefazione al libro del Gen.
Mario Arpino).
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