|
Sullo sfondo dei surreali paesaggi
baltici - distese bigie e solitarie in cui esplodono improvvise macchie
di colore -, paesaggi che trovano una perfetta rispondenza nel carattere
degli eccentrici, poliglotti baroni locali e dei loro più eccentrici
congiunti, si dipana la storia della famiglia Grabhau, segnata da un
oscuro destino in cui l'esilio è come una variazione su un tema
musicale, una condanna e al tempo stesso una necessità, una coazione a
ripetere: dal capostipite Konrad all'ultimo barone Grabhau, Eduard, che
il vento della storia porterà dalla Russia sino a Roma e poi, alla
vigilia della Seconda guerra mondiale, agli Stati Uniti (Ibs). |