La narrazione è nello stile vivo del Taliani scrittore scoperto da Ugo Ojetti e affermatosi col suo Pietrogrado, 1917, di cui Paul Valéry scriveva: “Le souvenir de jours terriblement vécus l'emporte et fait de votre ouvrage un document comme je n’en connais de pareil. Mais il me semble d'autre part qù’un grand art d'écrivain s'y manifeste – si j'ose porter un jugement sur une prose italienne. Rien de plus rare que cette alliance de vrai, du vivant et du style.” (dalla prefazione del libro Dopoguerra a Shangai).
Tale è l'intreccio delle vicende e il carattere delle persone, che il libero potrà apparire ai più un libro di racconti, e non è. E' un libro di vicende vissute: tratto da note prese accuratamente giorno per giorno e da quei ricordi che il tempo invece di cancellare precisa e incide come le rughe (dalla nota informativa del libro).
 

last update 1 January, 2011