|
È
nato nel 1888 a Lecce. Dopo essere stato combattente nella prima guerra mondiale, esercita a Roma la professione di avvocato e partecipa attivamente alla lotta antifascista quale membro della Direzione del Partito Repubblicano. Per sfuggire all'arresto, nel 1926 ripara in Svizzera, dove rimane fino al 1945. Egidio Reale Ë amico di Carlo Rosselli, di Guglielmo Ferrero, di Gaetano Salvemini e di altri dirigenti del movimento rivoluzionario Giustizia e Libertà. Reale insegna all'Institut de Hautes Etudes Internationales di Ginevra e nelle scuole superiori del Ticino. Collabora a giornali e riviste di diversi paesi e pubblica molti studi di carattere giuridico, storico e politico in cui sempre sostiene i principi democratici e liberali, contro il fascismo e il nazismo.
Dopo l'8 settembre 1943 è il più valido protettore degli antifascisti, degli ebrei e dei giovani renitenti alla leva militare nazista, che trovarono rifugio in Svizzera, e costituisca uno dei principali anelli di collegamento fra la Resistenza italiana e la Resistenza francese, fra i Comandi alleati e i partigiani combattenti in Italia.
Nel caos dell'immediato dopoguerra dirige i soccorsi di viveri, vestiario, medicinali che gli svizzeri mandano in Italia. Ministro plenipotenziario e poi ambasciatore a Berna, dal 1947 al 1955 dedica la maggior parte della sua attività ad organizzare l'immigrazione e a dare assistenza ai lavoratori italiani in Svizzera. Dopo il 1955 e' presidente della Commissione italiana per l'Unesco e, in tale sua qualità, partecipa a diversi congressi internazionali.
Egidio Reale muore improvvisamente il 1 novembre 1958 a Locarno.
|