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La penna del diplomatico

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  Ortona Egidio
 

 

Nato a Casale Monferrato il 16 settembre 1910, Egidio Ortona si laurea giovanissimo in Giurisprudenza all’Università di Torino con il massimo dei voti ed entra in carriera diplomatica nel 1932. Ricopre incarichi al Cairo e successivamente a Johannesburg, Sud Africa, dove si reca appena sposato, per rimanervi fino al 1937.

Viene quindi destinato all’Ambasciata di Londra, dove era stato richiesto dall’allora Ambasciatore Dino Grandi, che aveva avuto modo di conoscere il giovane Ortona in occasione della Conferenza economica  tenutasi a Londra nel 1933, ed alla quale Ortona aveva partecipato quale segretario al seguito della Delegazione Italiana.

Dopo un periodo intenso trascorso a fianco di Dino Grandi e, negli ultimi mesi, dell’Ambasciatore Bastianini, lascia Londra allo scoppio della seconda guerra mondiale. Sarà lo stesso Bastianini  a volere Ortona quale suo capo segreteria a Zara, nel periodo in cui ricopriva la funzione di Governatore della Dalmazia, chiedendogli poi di seguirlo con le stesse mansioni a Roma, quando venne nominato Sottosegretario agli Esteri con Mussolini Ministro.

Ortona ebbe cosi modo di essere testimone delle vicende che hanno portato alla caduta del fascismo ed alla stipulazione dell’armistizio.

A questo periodo fa riferimento il libro di memorie Diplomazia di guerra. Diari 1937-1943, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino.

Nel novembre 1944 Ortona fu inviato a Washington, assieme a Quinto Quintieri, Enrico Cuccia, Raffaele Mattioli e Mario Morelli, come membro della prima missione economica italiana negli Stati Uniti, prima ancora che venissero ripresi i rapporti diplomatici fra i due paesi. Inizia quindi una nuova fase nella carriera di Ortona che lo vedrà sempre più coinvolto nelle relazioni fra Roma e Washington. La missione economica avrebbe dovuto concludersi dopo pochi mesi, invece ad Ortona venne richiesto di restare a Washington per contribuire, con la sua sempre più profonda conoscenza del paese e la sua esperienza in materia economica, ad alimentare le relazioni fra i due paesi. Egli si è quindi in particolare dedicato all’attuazione degli aiuti previsti dal piano Marshall guidando anche, per vari anni, la Delegazione Tecnica italiana. Mantenendo quindi il collegamento fra l’Ambasciata - quale consigliere per gli affari economici – e la delegazione, Ortona si è trovato al centro di problemi assai impegnativi che riguardavano soprattutto acquisti di materie prime e di materiali per il cui finanziamento si provvedeva con fondi che venivano elargiti dal governo americano.

Negli stessi anni Ortona, coadiuvato brillantemente dalla moglie Giulia, si dedicỏ anche  a iniziative di carattere culturale aiutato dalla sua conoscenza del mondo artistico e musicale  e dalla sua esperienza di pianista. Tra l’altro, con l’aiuto e il consiglio prestato a Giancarlo Menotti, contribuỉ alla fine degli anni cinquanta, al successo del Festival dei Due Mondi a Spoleto di cui Menotti fu propulsore ed animatore.

Ortona rimase presso l’ Ambasciata negli Stati Uniti per ben quindici anni (nell’ultimo periodo quale vicario dell’Ambasciatore), percorrendo i vari gradi della carriera fino alla nomina, nel 1958, di Rappresentante Italiano presso le Nazioni Unite a New York. In questo ultimo periodo, durato poco più di due anni, l’Italia fece parte del Consiglio di Sicurezza quale membro non permanente, ed Ortona ebbe modo cosỉ di partecipare intensamente alle attività societarie. Furono in quegli anni dibattuti temi quali la crisi del Laos e del Congo nonché la vertenza sull’Alto Adige.

Negli anni 1961-1967 Ortona è stato dapprima a lungo Direttore Generale degli Affari Economici e poi Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri. A questi anni si riferisce il libro di memorie Gli anni della Farnesina, edito dall’ ISPI.

Infine nel 1967 Egidio Ortona ritorna negli Stati Uniti quale Ambasciatore d’Italia e vi rimane fino all’età della pensione nel 1975. I diari in tre volumi Anni d’America, editi da Il Mulino raccolgono le testimonianze degli anni americani.

Lasciata la carriera diplomatica, Ortona ha assunto importanti incarichi nel mondo economico pubblico e privato sino alla sua morte avvenuta il 10 gennaio 1996.  In particolare è stato Presidente della Honeywell per l’Italia, quindi dell’Aeritalia e della Confitarma, nonché Presidente dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) dal 1987 al 1993.

A Casale Monferrato, dove Egidio Ortona è sepolto, verrà prossimamente dedicato a suo nome un giardino pubblico posto di fronte alla casa dove egli era nato ed era vissuto fino all’adolescenza.

last update 18 December, 2006  

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© Stefano Baldi

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