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LA PENNA DEL DIPLOMATICO
 

News ITALIA PRESS
Notiziario NIP - News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 133 - Anno XIII, 12 luglio 2006 (http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=268&info=128358)

Lo stretto binomio tra diplomazia e letteratura

Raccolti in un libro oltre cinquant'anni di scritti di diplomatici italianiNews 

New York - Viaggiare induce a scrivere. Nel corso degli anni sono stati tanti i diplomatici italiani che si sono consacrati alla letteratura. A loro è dedicato il libro di Stefano Baldi e Pasquale Baldocci "La penna del diplomatico" che sarà presentato lunedì 17 luglio presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura a New York. Presenti all'evento, oltre agli autori, l'Ambasciatore Marcello Spatafora, Rappresentante permanente per l'Italia presso le Nazioni Unite, e Arturo Zampaglione, giornalista di Repubblica e figlio di un diplomatico.

"In questa seconda edizione del libro abbiamo raccolto ben 670 volumi scritti da 180 diversi autori, tutti esponenti della diplomazia italiana – ha spiegato Stefano Baldi, attualmente Consigliere alla Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'ONU a New York – un lavoro lungo, di ricerca e catalogazione, iniziato oltre dodici anni fa". Non solo questioni di politica estera fra i pensieri dei diplomatici italiani. "La parte del leone la fa sicuramente la memorialistica – ha sottolineato il diplomatico -, ma anche saggi storici, romanzi, teatro, poesie e libri di vario genere. Il più prolifico? Sicuramente Sergio Romano con i suoi sessanta titoli".

Tanti i contributi presenti nel libro di Baldi e Baldocci: da Egidio Ortona, che alla propria esperienza negli Stati Uniti ha dedicato tre volumi sotto il titolo "Anni d'America ", a Pietro Quaroni, tra i suoi libri "Ricordi di un diplomatico" e "Valigia diplomatica ". Dalle memorie di Sergio Romano, ai ricordi del torinese Paolo Vita-Finzi e di Roberto Caracciolo di San Vito. Rare ma interessanti sono le opere letterarie, fra queste l'opera di Boris Biancheri, "L'ambra del Baltico", nel quale il diplomatico ha ricostruito un carteggio immaginario con lo zio Giuseppe Tommasi di Lampedusa. Solo tre i diplomatici che hanno scritto opere teatrali (Sergio Romano, Fabrizio Rossi Longhi e Antonio Cottafavi), ben più numerosi sono invece i poeti da Massimo Baistrocchi a Gian Paolo Tozzoli, solo per citarne alcuni.

Il libro contiene, oltre ad un capitolo incentrato sull'emigrazione italiana, anche le schede bibliografiche dettagliate per la maggior parte dei volumi individuati, con una breve descrizione del contenuto. Un lavoro che speriamo possa interessare ai ricercatori e agli studiosi di politica internazionale – ha spiegato l'autore – , ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino il mondo della diplomazia italiana".

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