nato a Torino nel 1906 e
laureatosi in giurisprudenza, ha iniziato
la carriera diplomatica nel 1930. E stato segretario di
ambasciata a Mosca (1930-1934), Londra (1934-1938) e Berlino
(1939-1943.
Arrestato dai nazisti dopo l'8 settembre per essersi
rifiutato di aderire alla
repubblica di Salò e consegnato all'Italia
alle autorità fasciste, raggiunge la
Valsesia ed entrato nel movimento partigiano è incaricato dei
collegamenti fra Brigate Garibaldi e gli agenti britannici e
americani in Svizzera. Ritornato a Roma
nel Luglio del 1945, è addetto alla
preparazione dei dibattiti delle
Conferenza della pace di Parigi alla quale
partecipa come segretario della delegazione italiana. E' poi
consigliere d'ambasciata ad Ankara (1947-50) e ad Atene
(1950-53). Capo dell'ufficio "Jugoslavia"
al ministero degli affari esteri, partecipa ai
negoziati per la soluzione del problema di Trieste (1953-54).
Successivamente è ministro plenipotenziario e poi ambasciatore a
Baghdad (1954-58) e in Marocco (1958-63);
capo della delegazione italiana alla
Conferenza per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD) a Ginevra;
ambasciatore a New Delhi (1965-68) e a
Copenhagen (1968-72) ove ebbe termine la sua
carriera. Michele Lanza è deceduto a Madrid nel 1973.
Ha pubblicato
libri sotto il proprio nome e con lo pseudonimo di Mario da Baranca
e Leonardo Simoni.