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Da “Notiziario Interfacoltà” del Centro Studi Alpino dell’Università della Tuscia, - Viterbo, Novembre - Dicembre 1998

 

 

La Promozione Culturale e l’Attività della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Ginevra

 

 

Stefano Baldi e Roberto Toscano

 

 

            La cultura è tradizionalmente considerata come uno degli elementi essenziali della politica estera italiana. Infatti la ricchezza del patrimonio artistico e storico italiano ha contribuito a costruire l’immagine di un Paese che non può deludere le aspettative sul piano culturale internazionale, né si dovrebbe limitare a cullarsi nell’autocompiacimento di passate glorie.

            Il Ministero degli Affari Esteri costituisce la principale istituzione che si occupa degli affari culturali sul piano internazionale, ma l’attività che può svolgere in campo culturale è purtroppo limitata dalle risorse a disposizione assai scarse, soprattutto rapportate al potenziale che avrebbe il nostro Paese ed alla domanda di cultura italiana in tutto il mondo. Si pensi che solo una parte modesta del già limitato bilancio del Ministero degli Affari Esteri (pari allo 0,37% del bilancio statale – cooperazione con i paesi in via di sviluppo inclusa) è destinato a finanziare attività culturali all’estero. L’attività di promozione è principalmente effettuata attraverso l’azione degli Istituti Italiani di Cultura (86 nel 1997) dislocati in tutto il mondo. Ma anche le Ambasciate, i Consolati e le Rappresentanze Permanenti, nell’ambito delle loro attività istituzionali, soprattutto laddove non esistono Istituti Italiani di Cultura, si impegnano nell’importante compito di far conoscere la cultura italiana ( sia quella passata che quella attuale) nei vari paesi in cui operano.

            In tale quadro possono essere collocate alcune iniziative intraprese negli ultimi anni dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, realizzate in genere in collaborazione con l’ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite (UNOG).

            Infatti la felice e lungimirante decisione presa circa tre anni fa dal direttore dell’UNOG. Vladimir Petrovsky, di rendere il Palazzo delle Nazioni anche un luogo di cultura oltre che punto di riferimento per le riunioni internazionali a Ginevra, ha consentito l’utilizzo di alcuni prestigiosi ed ampi spazi espositivi all’interno del palazzo stesso delle Missioni Permanenti presenti a Ginevra.

            La missione italiana è fra quelle che finora hanno maggiormente utilizzato tale opportunità attraverso una serie di variegate iniziative, a cominciare dalla mostra del pittore Enrico Paulucci che si è tenuta nel gennaio del 1997. Non si poteva avere miglior inizio, visto che Paulucci è uno dei pittori italiani viventi più conosciuti in Italia ed all’estero e le opere esposte a Ginevra hanno rappresentato una completa retrospettiva dell’artista.

            Il mese successivo, è seguita la mostra del pittore Gianluca Murasecchi, un giovane promettente, che ha riscosso molto successo anche grazie alle diverse tecniche pittoriche (alcune molto rare, come nel caso del bulino) che caratterizzano le sue opere.

            Nel marzo del 1998, è stata organizzata una esposizione (intitolata “Anima Florum”) di numerose opere del pittore Igor Lecic, pittore veneziano già affermato che ha realizzato numerose mostre personali in tutto il mondo. L’esposizione comprendeva una serie di opere molto diverse dell’artista italiano che andavano dalla pittura alla scultura d’incisione. Anche i riferimenti stilistici delle diverse opere spaziavano dal classico al futurista al surrealista.

            Ma l’attività culturale della rappresentanza italiana non si è limitata all’espressione artistica pittorica. Infatti nell’aprile del 1997 è stato organizzato un concerto della Orchestra Suzuki di Torino diretta dal Maestro Antonio Mosca, in collaborazione con l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, in occasione della discussione sui Diritti del Fanciullo.

            Non poteva mancare fra le iniziative intraprese anche una certa attenzione alla fotografia. La mostra del fotografo finlandese Teuvo Lehti, dedicata alle Mura Aureliane a Roma, organizzata nel marzo del 1998, è stata la prima ad essere organizzata congiuntamente da due Missioni Permanenti a Ginevra: quella italiana e quella finlandese. La mostra, che comprendeva una serie di fotografie in bianco e nero ha rappresentato una interessante sintesi tra la sensibilità finlandese che traspare dai soggetti scelti ed i richiami architettonici dell’estesa cintura fatta edificare dall’Imperatore Aureliano nella seconda metà del terzo secolo.

            Nell’ottobre del 1998 si è poi tenuta la mostra “Les Hommes des Images”, incentrata sull’attività di commercio di stampe che la comunità del Tesino ha svolto nei secoli passati. La mostra, sicuramente unica nel suo genere, ha evidenziato attraverso le stampe ed altri oggetti d’epoca esposti, la peculiarità di questa comunità montana, del suo amore per i viaggi e soprattutto dello spirito di originalità e d’iniziativa che la caratterizzava.

            Per la prima volta, una mostra al Palazzo delle Nazioni, è stata accompagnata anche da spettacoli di folclore con costumi tradizionali, che sono stati rappresentati nel corso della giornata “Porte Aperte delle Nazioni Unite”, che ha permesso un’ampia affluenza di visitatori.

            L’impegno finora profuso dalla Missione permanente nell’organizzare le attività descritte è una concreta dimostrazione di come l’arte, la cultura e la diplomazia non possano e non debbano essere viste come elementi completamente disgiunti fra loro, bensì come elementi capaci di contribuire in modo complementare a promuovere la presenza dell’Italia nel mondo, e nello stesso tempo rafforzare il dialogo internazionale. Non a caso tutte le attivtà finora organizzate sono state, direttamente o indirettamente collegate con lo spirito di pace, sviluppo e di fraternità che anima tutte le attività delle Nazioni Unite.

 

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