Stefano Baldi e Antonio Enrico Bartoli

CARRIERE INTERNAZIONALI

3a Edizione (2006)

Dall'Onu alle istituzioni comunitarie, dagli organismi non governativi alle multinazionali: cosa offrono, cosa chiedono, quanto si guadagna. Consigli pratici e opportunita' per i giovani.


Edizioni il Sole 24 ore (2006)
pp. 154 - Euro 19.00

(non più in commercio)

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Le opportunità di lavoro all’estero sono numerose, ma non sempre facili da individuare e poi concretizzare. Ve ne sono nell'industria, nel commercio, nella pubblica amministrazione, nella finanza, nei servizi, nell'insegnamento. Questo "vademecum" intende dare un quadro generale delle possibilità esistenti anche se si concentra sulle organizzazioni internazionali. Organismi come ONU, OMC, Unione Europea, per intenderci. E’ questo mondo, spesso, l’obiettivo di chi aspira a una carriera oltre confine. Aspirazione riservata solo a chi si laurea in Scienze Politiche o frequenta un master in "International Relations"? Assolutamente no, nelle organizzazioni trova posto il fisico come l’agronomo, il medico come il giurista.

Un libro di orientamento alle carriere internazionali si rivolge idealmente a due gruppi di lettori: quello dei giovani attirati dalla sfida dell’estero e quello dei professionisti con alle spalle anni di esperienza e dentro il desiderio di cambiare.

Nessuno si aspetti formule magiche: intraprendere una carriera internazionale non è semplice. Occorrono pazienza, determinazione, apertura mentale, spirito d’adattamento e flessibilità. E non si tratta di slogan. Il numero crescente di aspiranti e il miglioramento della preparazione dei candidati, tuttavia, dimostrano che molti giovani sono pronti ad affrontare una severa selezione per raggiungere l'obiettivo desiderato. Nel libro non vengono nascosti disagi e sacrifici, ma neanche il fascino e i privilegi (a cominciare dalla retribuzione) di un mestiere davvero speciale.

Le organizzazioni internazionali offrono opportunità per le più diverse professioni, s’è detto. Ma anche flessibilità nei tempi d’inserimento. Si parla di carriera, ma in realtà si può entrare a qualsiasi grado, anche ai più alti. Eccoci dunque al secondo gruppo cui la guida si indirizza: gli esperti, i manager. Il direttore finanza di una multinazionale, il partner di uno studio di diritto internazionale, l’ingegnere satellitare e tutti i professionisti che abbiano ottima conoscenza delle lingue e solida esperienza di lavoro all’estero hanno le carte in regola per candidarsi ad un posto di responsabilità in un’organizzazione internazionale. Nel gruppo vanno inclusi anche i funzionari della Pubblica Amministrazione più a contatto con i colleghi stranieri.

Nella guida si illustra quali sono le principali organizzazioni internazionali e cosa fanno. Si spiega dove trovare e come rispondere a un "avviso di vacanza di posto", bando emesso da un ente per ricercare candidati su una specifica posizione resasi disponibile. Si cerca di chiarire questioni poco conosciute quali: la struttura dello stipendio e della pensione di un funzionario, i problemi dei frequenti traslochi, la scelta della casa e delle scuole dei figli. Grande spazio viene dedicato alle opportunità per i giovani: dagli stages nei principali organismi al Programma JPO (Esperti Associati: due anni in un’agenzia ONU), dalle missioni di pace o monitoraggio elettorale al prestigioso "Young Professional Programme" della Banca Mondiale o del Fondo Monetario. Le opportunità e i meccanismi del sistema comunitario sono trattati in uno specifico capitolo. Si passano in rassegna anche altre possibilità di lavorare all’estero: la carriera diplomatica, le imprese private, l’insegnamento, la promozione culturale, le organizzazioni non governative.

Internet è senza dubbio, anche in questo settore, uno strumento efficace e sempre aggiornato d’informazione. Il libro segnala moltissimi indirizzi web, utili per una periodica consultazione dei posti disponibili e per l'approfondimento di notizie necessariamente solo accennate nel testo. Vengono, inoltre, riportate testimonianze - in prima persona - di chi all’estero ha lavorato. A diversi livelli e in differenti settori: dal volontario nella ONG alla giovane manager di una multinazionale, dal JPO dell’ONU al funzionario comunitario. Altri box suggeriscono corsi da frequentare, sfatano luoghi comuni, spiegano come compilare il formulario di candidatura.


GLI AUTORI

Stefano Baldi -diplomatico, e' esperto in diplomazia multilaterale e ha prestato servizio nella Rappresentanza permanente presso l'ONU e a New York e a Ginevra. È stato capo dell'Ufficio di Statistica del Ministero degli Affari Esteri. Attualmente è Primo consigliere alla Rappresentanza Permanente presso l'Unione Europea a Bruxelles. È co-autore di un saggio su "La popolazione italiana. Storia demografica dal dopoguerra ad oggi" (Il Mulino, 2005), di una guida in inglese all'uso di internet per i diplomatici (Internet Guide for diplomats, Diplopublishing, 2000) e di un volume sui libri scritti dai diplomatici italiani ("La penna del diplomatico", Franco Angeli, 2006). (vedi altre pubblicazioni).

Antonio Enrico Bartoli - diplomatico, ha lavorato in azienda (prima nel settore organizzazione, poi nel marketing). Ha frequentato, con borsa di studio, la Scuola di giornalismo del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera. Divenuto giornalista professionista, ha fatto il cronista parlamentare, seguendo soprattutto questioni economiche. Alla Farnesina si e' occupato di promozione e sostegno delle candidature internazionali ed e' attualmente Primo Segretario a Pechino.


 

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