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L'autore cerca
di dare un'idea del meccanismo della carriera diplomatica riproducendo
alcune situazioni in cui si e' trovato ad agire. Vi e' modo quindi per
il lettore di immedesimarsi nella stessa psicologia di chi ha visto, da
diplomatico e da console, ambienti, Paesi e fatti in un'epoca ormai
molto lontana. "La carriera con la C maiuscola" (sottotitolo
del libro) parla del periodo iniziale che giunge fino al 1936. Non si
tratta di un libro di storia, e purtuttavia e' un libro che ha un suo
particolare ruolo nel quadro generale delle umane vicende, in quanto
queste vengono per cosi' dire rivissute da un inconsueto angolo visuale
(dal risvolto di copertina del libro). |