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Nell'ottobre del 1997 a si tenne a Mulhouse, presso l'Université de Haute-Alsace, una conferenza dedicata all'emigrazione italiana in Alsazia promossa dall'allora Console d'Italia Paolo Trichilo. I contributi presentati allora, vengono ora pubblicati e conservano tutto il loro valore scientifico e di ricerca sulla nascita e sullo sviluppo di una comunità italiana poco conosciuta. Si tratta di un omaggio a tale collettività, caratterizzata da uno spirito di sacrificio e da una capacità di adattamento che le ha consentito di inserirsi con successo nella società francese e farsi apprezzare per le sue qualità di onestà, rigore e moralità. Donne e uomini che, in un ambiente talora ostile, hanno saputo farsi strada, imparando non solo il francese ma spesso anche l’alsaziano, stretti tra la politica di assimilazione tipica della Francia e il mantenimento delle radici e dell’identità italiana. Oggi a Mulhouse il Consolato, originariamente istituito nel 1864, è stato ridimensionato a sportello consolare. Questo rappresenta una naturale evoluzione dei tempi, l’avanzamento di un processo di integrazione della nostra comunità e al tempo stesso di appartenenza ad una più grande famiglia europea. Nel libro sono raccolti i contributi di Luciano Trincia, Vincenzo Pellegrini, Antonio Bechelloni, Francesco Belcastro, Romano Pallastrelli, Alessandra Mucci, Murielle Maffessoli, Jean-Marie Haeffele, oltre alle prefazioni di Gèrard Binder, Jean-Marie Bockel, Paolo Trichilo e Roland Beyer. L'introduzione è di Luigi Maria Vignali, la prefazione di Paolo Trichilo e la postfazione di Nicola De Santis (dal risvolto di copertina del libro). |