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Da Damasco – da quella terra antichissima e martoriata che è la Siria – si irradiano i viaggi e le riflessioni di Laura Mirakian, qualche anno prima della catastrofe attuale, quando forse si sarebbe potuta imboccare un’altra via per la salvezza di quei fragili stati e di quei popoli.
Pagina dopo pagina il lettore è testimone di un’inedita narrazione, in cui scorrono eventi epocali come la morte di Hafez Al-Assad, le feste degli armeni che hanno appena conquistato l’indipendenza, le istanze dei curdi, le lunghe messe in arabo dei melchiti, il fermento della borghesia imprenditoriale sunnita, il progressivo ritorno del velo femminile
(dalla scheda dell'editore). |