|
L’Afghanistan non è solo guerra e distruzione. E’ un paese più vivo che mai, dalle tradizioni millenarie, sprofondato nell’abisso ma impaziente di riemergere e riscattarsi. Fernando Gentilini ha iniziato a raccontarlo da inviato in missione diplomatica, con lo sguardo rivolto alla politica e all’andamento della campagna militare. Ma fin dai primi giorni a Kabul, ha intuito che l’Afghanistan vero era un altro e che solo attraverso i gesti e le piccole storie dei suoi abitanti avrebbe potuto provare a decifrarlo. Così, l’analisi sul potere afghano, sui nuovi talebani, sulle ragioni del conflitto e su una missione internazionale costretta continuamente a riscrivere le regole della guerra, è diluita in un contesto più grande, costellato di riflessioni sulla cultura, la storia e la letteratura degli afghani. Libero a Kabul è un libro onesto, scritto con il bisogno di raccontarsi agli altri. E man mano che ci si addentra nei suoi meandri, si ha la sensazione che si tratti di un viaggio d’esplorazione interiore, dove la scoperta di una terra leggendaria e di un popolo dalla smisurata voglia di vivere non sono altro che un’occasione per conoscere meglio se stessi e dare un senso al proprio lavoro (dalla scheda dell'editore). |