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In questi racconti Parigi fa da
sfondo a fatti avvenuti in periodi nodali per la storia europea - la
Guerra dei Trentanni nel Seicento, l'affaire Dreyfus a cavallo dei
secoli XIX e XX, l'occupazione tedesca durante la Seconda Guerra
Mondiale - mentre diplomatici francesi, italiani e tedeschi partecipano
agli eventi e talora si illudono di indirizzarli. L'ambasciatore di
Luigi XIII comprende di non essere stato il vero rappresentante francese
alla dieta di Ratisbona solo quando Richielieu straccia il trattato che
egli ha appena firmato. I funzionari italiani dell'ambasciata a Parigi,
dal capo missione all'ultimo segretario, sono coinvolti
intellettualmente nella tragedia dell'ufficiale ebreo, ingiustamente
accusato di tradimento in base a un documento falso attribuito
all'addetto militare Panizzardi, ma la vivono dall'esterno. Un
ambasciatore italiano a riposo e sua moglie tornano nella capitale
francese dove si sono conosciuti e in pochi giorni, al confronto con
colleghi e famigliari, i loro sentimenti cambiano.
Ogni volta i diplomatici devono riconoscere di essere spettatori tutt'al
più personaggi di secondo piano - comprimari, appunto, lo è persino il
rappresentante del Reich a Parigi che sembra potentissimo - e di non
poter influenzare i drammi che si dipanano sotto i loro occhi (dalla
scheda dell'editore).
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