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L’immagine tipica che si ha dell’Arabia Saudita è quella di una persona in vestito tradizionale di fronte ad uno zampillo di petrolio che scaturisce dalla sabbia: un paese ricco, ma profondamente arretrato e privo di organi parlamentari elettivi, la cui carta costituzionale è rappresentata dalla Sharia e con un sistema giudiziario basato anch’esso sulla legge islamica. Ma se si vuole comprendere un grande paese dalle mille sfaccettature si deve avere una conoscenza più approfondita della sua storia, dei suoi costumi e della sua società, superando luoghi comuni e ignoranza. L’Arabia Saudita deve oggi affrontare sfide di straordinaria complessità, fra cui le richieste provenienti dal mondo femminile. In un paese dove oltre ventimila imprese sono di diretta proprietà di donne, arretrati meccanismi di controllo maschili non favoriscono un’efficiente conduzione degli affari e sono un ostacolo dannoso per tutta la società. Le nuove generazioni sfidano a loro volta gli assetti costituiti, compresi quelli religiosi, mettendo in discussione temi un tempo considerati tabù (dalla scheda dell'editore). |