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Dalla periferia al Palazzo. Potrebbe essere questo il titolo di questo saggio che ricostruisce la storia di un partito, di un pensiero, di una parte del popolo italiano. Sorto dalle ceneri del fascismo, il MSI nasce con lo scopo di dare rifugio agli orfani della dittatura, il ruolo di custode dell'eredità mussoliniana lo relega immediatamente ai margini del sistema politico. Il bipolarismo imperfetto dell'Italia lo rende un alleato impossibile. La tendenza anti-sistema, le spinte golpiste e violente di alcune sue frange interne lo presentano come un partito quasi al di là della legittimità repubblicana e costituzionale. Due eventi – Tangentopoli e la caduta del muro di Berlino – stravolgono però la politica del nostro Paese e del mondo intero. Per il segretario Gianfranco Fini essi rappresentano un'occasione da non perdere per porre fine a cinquant'anni di nostalgia e partecipare da protagonisti alla Seconda Repubblica. Gettati a mare i labari, i fasci littori e le parole d'ordine del Ventennio, la nuova leadership del MSI decide di cambiare immagine e programma
(dal risvolto di copertina del libro). |