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Questo libro, scritto con linguaggio lieve e scorrevole, tende a dare una spiegazione plausibile alla domanda che ci si pone dinanzi allo straordinario percorso compiuto dalla più famosa delle famiglie di Firenze. Come fecero i Medici, nello spazio di poche generazioni, partendo da una solida posizione economica di banchieri e mai esercitando il mestiere delle armi a diventare sovrani di uno stato di tutto rispetto, sia dal punto di vista politico, sia soprattutto, da quello culturale? Cosa distinse i Medici dai loro più diretti concorrenti?
Perché i Pitti, i Pazzi, gli Strozzi e per guardare fuori da Firenze, i Barbarigo, i Centurione, i Fugger, pur essendo ricchi e potenti come i Medici, se non più dei Medici, non riuscirono minimamente ad avvicinarsi alla loro grandezza né tantomeno riuscirono a suscitare nei posteri quel sentimento di imperitura gratitudine, che il solo nome dei Medici evoca? Cosa permise loro di scalare l’Olimpo della fama ed attraverso essa, del potere? Quale fu dunque la ‘cifra’ che distinse i Medici? Questo breve libro vi accompagna alla scoperta dell’eccezionale propensione per le ‘relazioni pubbliche’ che ebbe la famiglia intera e che usate e dosate sapientemente seppero assicurarle, sia il potere su Firenze, sia, in seguito, la gratitudine dei posteri per l’immenso patrimonio tramandatoci (dal risvolto di copertina del libro). |