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Tre racconti, storie ironiche, ricche di immaginazione, fantasia e un umorismo composto, spesso velato da un alone di disincanto per le cose del mondo quotidiano. Attraverso l’espediente del racconto leggero, che ha talora i toni di una favola, l’autore accenna con voluto distacco a temi anche seri del vivere odierno, che toccano allo stesso modo giovani e meno giovani. La bottega degli alibi parte alla ricerca, viaggia, scopre “luoghi” diversi da cui guardare il mondo e li rappresenta, in fondo, un po’ tutti. È insomma il “luogo ideale” – reale o spirituale – dei protagonisti e dell’autore che, dopo aver visitato infiniti aeroporti dell’anima, ringrazia il cielo per quest’ispirazione improvvisa e inattesa (dal risvolto di copertina del libro). |