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Romanzo della memoria e dell’ossessione, delle nevrosi che il protagonista teme, con un crescente sentimento d’angoscia, volgersi irrimediabilmente in psicosi, ma anche del ricordo struggente del tempo perduto, dell’aspra condizione di chi un giorno dovette emigrare oltre Oceano, dell’Amore e della Morte, che s’inseguono e sovrappongono in una bizarra dimensione esistenziale, contrassegnata dal peso ingombrante della letteratura che, com’egli afferma, “tutto vela, trasmuta, ricrea artificiosamente... in quanto solo essa racchiude tutte le verità e tutte le fantasie e, forse, l’incapacità di vivere” (dal risvolto di copertina del libro). |