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I Consolati, nel quadro della protezione dei cittadini italiani all’estero, trattano prevalentemente stato civile, cittadinanza, passaporti, atti notarili, pensioni, tasse, scolarità (in passato anche servizio militare). Tutti compiti impegnativi e delicati, ma in genere non tali da suscitare forti emozioni. Tuttavia, quando l’autore ha diretto il Consolato a Bastia (Francia), negli anni 1978-80, ed il Consolato Generale a Capodistria (ex Jugoslavia, ora Slovenia), negli anni 1990-1991, si è imbattuto in vicende straordinariamente atipiche, a volte drammatiche, che qui vengono narrate. In Corsica le autorità francesi temevano un’eventuale svolta insurrezionale. In Slovenia si preparava l’indipendenza, conquistata nella guerra dei dieci giorni. Entrambi i contesti condizionavano pesantemente l’operato consolare (dalla scheda dell'editore). |