|
In un contesto comunicativo interculturale non è sufficiente parlare la stessa lingua per capirsi davvero. Spesso si ritiene che espressioni, gesti e consuetudini siano naturali e comuni a tutti gli individui. In realtà, questi elementi hanno una profonda matrice culturale che si basa sui modelli che caratterizzano una società, ma la differenziano da un’altra. Le cause che possono generare incomprensioni sono riconducibili a fattori linguistici, differenze valoriali, codici non verbali. Nel volume, questi aspetti vengono presentati nell’ambito della comunicazione interculturale fra italiani e sudanesi. La descrizione di alcuni eventi comunicativi, dall’ambito lavorativo a quello personale, ha lo scopo di fornire una chiave di lettura semplice ma funzionale per evitare di incorrere in fraintendimenti capaci di minare l’efficacia della comunicazione. In fondo, proprio per un funzionario del Ministero degli Esteri o delle carriere internazionali, sviluppare un costante atteggiamento di apertura comporta l’opportunita dii interpretare in maniera più ricca ed efficace la professione del diplomatico, attraverso quella che può essere definita una vera e propria “diplomazia interculturale” (dal risvolto di copertina del libro). |