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Leonardo è un ex diplomatico italiano che si trasferisce in Paraguay, un paese dove il tempo sembra essersi fermato. Qui si imbatte nella personalità di Guido Boggiani, artista, fotografo, esploratore, vissuto nel periodo della Belle Epoque. Trova i suoi quadri nei salotti di Asunción, il suo diario negli archivi di un Museo e le sue spoglie in un’urna nel Cimitero Italiano. Si mette sulle sue tracce: conducono nel Chaco, all’estremo nord del paese, un territorio quasi inaccessibile, abitato dai Chamacoco, cultori di riti magici antichissimi, che hanno abbandonato da poco la pratica dell’antropofagia. In breve, arma una spedizione, rischia di restare impantanato e raggiunge villaggio di Karcha Bahlut. Come Guido Boggiani 120 anni prima, incontra i Chamacoco, assiste ai loro rituali, vive in una capanna di legno di palma. Il cachique gli racconta degli Anabsoro, semidei giganteschi e mostruosi che furono sterminati dai Chamacoco e seppelliti sotto le case del villaggio. Gli consegna delle ossa umane...
L’ avventura di Leonardo, prosegue, tra il mito ed una realtà primordiale, tra cacciatori di fantomatici tesori, ritrovamenti archeologici, conflitti con un ambiguo Shamano, fino ad un colpo di scena finale, in una splendida mattinata autunnale nel caffè Rosati in piazza del Popolo a Roma (dal risvolto di copertina del libro). |