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Il Pivot to Asia fu concepito dall’Amministrazione Obama come un importante riorientamento strategico regionale, ma non solo. Nel 2011-2012 doveva servire anche a indicare un nuovo senso di marcia per gli Stati Uniti, spingendoli a voltare pagina rispetto al decennio delle guerre in Afghanistan e Iraq. La politica asiatica di Obama prese così la forma di uno specchio in cui l’America vedeva riflessa l’immagine (incerta) della sua leadership globale e del suo modello di sviluppo. Il ritratto di un paese che, scosso dall’ascesa cinese, identificasse nel Pacifico le coordinate geografiche del proprio futuro. Il luogo delle sfide strategiche da vincere e delle opportunità economiche da cogliere (dal risvolto di copertina del libro). |