|
“Pezzi di vetro nella sabbia”: quest’immagine, contenuta nella lirica “Un giorno la notte”, rappresenta la chiave di lettura di questo canzoniere, nel quale il poeta viene raffigurato come sospeso nell’inquieta attesa dell’epifania della luce diurna, intento a scorgere nella sabbia “pezzi di vetro” che, levigati dai flutti, racchiudono in sé un misterioso segreto. Oggetti apparentemente inutili, eppure così luminosi se investiti della luce solare. Attraverso un uso costante del correlativo oggettivo, l’autore intende offrire al lettore il senso di una ricerca esistenziale lucidamente sofferta che abbia come oggetto le complesse geometrie di una realtà che si presenta sfuggente e difficile da interpretare. Una realtà che tuttavia la poesia contribuisce a decodificare attraverso la corporeità della parola – unione inscindibile di significato e significante, concetto e materia – e l’evidenza fenomenica degli oggetti, rappresentati nella finitezza delle loro forme e dei loro volumi. |