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La Prima Repubblica non è morta travolta dallo tsunami Tangentopoli, ma è stata uccisa e Mani pulite è l´arma con la quale un´intera classe dirigente, politica e imprenditoriale, è stata... fatta fuori. È questa la tesi di Ho visto uccidere la Prima Repubblica, più di 300 pagine dettagliate e rigorose, che svelano i retroscena di alcuni tra i passaggi più significativi della storia politica del nostro paese. L´autore non è un giornalista d´inchiesta, né un cronista d´assalto, ma Sergio Berlinguer, Ambasciatore, Consigliere Diplomatico di tre Presidenti del Consiglio dei Ministri (Cossiga, Forlani e Spadolini) e Segretario Generale del Quirinale, nel settennato più difficile e controverso della storia repubblicana, quello di Francesco Cossiga. Molte verità vengono qui rivelate per la prima volta, anche grazie al supporto di appunti di lavoro, lettere, note, biglietti autografi – tutti inediti e, dunque, non rintracciabili in alcun archivio – raccolti dall´autore, in oltre trent´anni di frequentazione delle stanze del potere. Tra le pagine più significative di un racconto ampiamente documentato, non privo di rivelazioni inquietanti: la vera natura dei rapporti tra Cossiga e Moro; il ruolo dell´Italia nella vicenda ´Euromissili´; il rifiuto di Papa Wojtyla di far nominare senatore a vita il Cardinale di Palermo, Salvatore Pappalardo; la forte conflittualità tra Presidenza della Repubblica e Vaticano; le continue crisi di governo; il vero ruolo di ´Gladio´ (dalla scheda dell'editore). |